Premesso che essere amministratori oggi non è più semplice come una volta, quando bastava una persona di buona volontà e con un po’ di tempo a disposizione che riscuoteva le bollette e pagava i fornitori, oggi amministrare immobili è diventata una professione e la nuova riforma del condominio (Legge n. 220 dell’11dicembre 2012, entrata in vigore il 18 giugno 2013) richiede ancor più professionalità.
Dai dettami della legge discende direttamente il carattere del condominio come precisa personalità giuridica, amministrativa e contabile con conseguente aumento delle responsabilità civili e penali, a carico dei condomini e dell’amministratore quale figura di rappresentanza e tutela degli interessi dei singoli e dei beni comuni.
Per questo è indispensabile che il mandato di amministratore, oltre che basarsi sul postulato morale di fiducia, sia affidato ad una professionista con competenze, coscienza professionale, conoscenze, integrità e lealtà.
Sulla scorta di queste considerazioni, per amministrare condomìni sono necessarie specifiche competenze multidisciplinari (giuridiche, fiscali, amministrative, edili, manutentive e di sicurezza) non di immediata acquisizione, per cui la giusta professionalità impone alla base di questo lavoro la preparazione di base, l’aggiornamento continuo e il supporto di strumenti organizzativi e gestionali.